Il recupero coattivo delle spese straordinarie viene rimesso non al Giudice competente per materia ma a quello per valore.

Cosa accade quindi? 
Si cumulano fatture di spesa e si cerca il recupero delle stesse chiedendo e ottenendo un decreto ingiuntivo.
Il decreto ingiuntivo viene solitamente concesso a semplice esibizione degli originali delle fatture di spesa.
Recupero tasse universitarie, spese mediche, ripetizioni private, corsi di recupero, corsi di formazione, visite specialistiche etc...
Il rilascio della ingiunzione su fattura è pressoché certo e questo sicuramente tutela il genitore che si trova a dovere anticipare la spesa extra.
Ma il problema di fondo è che quel Giudice in genere (e questo spesso accade anche in sede di opposizione) non andrà' a verificare se la spesa straordinaria è' stata concordata tra i genitori, se siano rispettati eventuali criteri per la concertazione, se la stessa è' sostenibile economicamente da ambedue i genitori, se la stessa è' utile e se il costo è' congruo ed ancora meno sè quella possa essere considerata una spesa straordinaria sulla base dei protocolli sulle spese straordinarie in vigore presso alcuni Tribunali Italiani. La fattura docet ed il decreto molto spesso esecutivo concesso.
Si discuterà il tutto in sede di opposizione.
Cosi' puo' capitare che un genitore si trovi obbligato, onde evitare le conseguenze di un pignoramento, a pagare spese extra cui non sarebbe tenuto se fossero stati rispettati i criteri per la loro concertazione. Spese che se moltiplicate per un certo numero di figli, in caso di prole numerosa, possono anche superare l' importo mensile dell' assegno di mantenimento ordinario. I protocolli di intesa per le spese straordinarie, approvati da molti ma non tutti ahimè i Tribunali italiani, cercano di dirimere alla base la querelle, tutelando, con la indicazione di criteri per individuare le spese straordinarie e per la loro concertazione, entrambi i genitori. Ma essi non sempre vengono applicati, anche se sempre più spesso presi a modello. Ed ecco che, finito un semmai annoso giudizio di separazione o divorzio, si instaurano nuovi e non meno complessi contraddittori per le spese straordinarie. "I genitori dovrebbero evitare il contenzioso in questi casi facendo il bene dei figli, assecondando i loro desiderata" parole che ricordo di un Giudice di Pace in sede di opposizione. Sicuro... ma questo non significa che sempre e comunque le spese possano essere imposte perchè non tutti possono permettersele ed i genitori, non solo i figli, devono essere messi in condizioni di potere vivere in condizioni dignitose anche da separati. Quegli stessi figli in altri paesi europei sarebbero invogliati, e mi riferisco ovviamente a coloro che possano farlo per età, a diventare anche studenti-lavoratori per contribuire a pagare i costosi corsi di formazione, professionali o specialistiche varie onde evitare diatribe già fin troppo accese tra i propri genitori. Se la famiglia si separa il tenore di vita conseguentemente si riduce e le inclinazioni dei figli non sempre possono essere soddisfatte. Ed allora perchè non rimboccarsi le maniche tutti! Si condannano i figli "bamboccioni" ma è poi lo stesso sistema giudiziario che non di rado incentiva tale status con provvedimenti che avallano costose scelte unilaterali adottate dai figli e/o dal genitore con loro convivente che non sempre tengono conto "delle tasche" di quello obbligato. Avanza anche il nuovo tuttavia ..ovvero provvedimenti ove viene attribuito espressamente al genitore non convivente, non solo il diritto generico alla concertazione, ma la possibilità, dopo essere stato compulsato con precise modalità (comunicazione formale almeno un certo lasso temporale prima..), di esprimere un giudizio sulla opportunità della spesa, utilità, congruità di costo e possibilità economica di farvi fronte, in considerazione delle proprie condizioni economiche, numero di figli e pregressi obblighi di mantenimento ordinario!


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