E' entrata in vigore la c.d legge sul divorzio Breve applicabile anche ai giudizi di separazione in corso, e quindi, come pensano molti, panacea di tutti i mali della famiglia disgregata.
La legge prevede in breve :
sei mesi dalla omologazione della separazione, nel caso di consensuale, ed un anno dalla comparizione dei coniugi davanti al Presidente nei giudizi di separazione personale per la richiesta di divorzio (dovrei dire da tecnico cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario o scioglimento del matrimonio, per quelli celebrati solo in Comune);

scioglimento della comunione dei beni dal dì della comparizione dei coniugi davanti al Presidente, in caso di separazione giudiziale, o dalla data di sottoscrizione del verbale di separazione consensuale (che poi venga effettivamente omologato).

Tutto molto bello, tutto molto semplice!
Ma il problema è a monte. Se v'è accordo tutto è più lineare, non ci sono contrasti, con ci sono conflitti e quindi anche il futuro divorzio è più snello.
Ma il processo, certo il processo, non è oggi, sia per durata sia per meccanismo, assolutamente adeguato ad accogliere questa legge.
Se si fosse anche intervenuti (ma come?) sulla durata del giudizio di separazione e divorzio la legge che tutti attendono avrebbe veramente un significato diverso…ma oggi, stando così le cose, non cambia granchè e vedremo perché.
L'unica vera novità e di sicuro interesse per la tutela dei coniugi, di quello più debole in particolare, è lo scioglimento anticipato della comunione dei beni. 
Prima passavano anche anni dall'inizio del giudizio di separazione per ottenere perlomeno la sentenza parziale (necessaria per porre fine alla comunione) e nel frattempo il coniuge furbone faceva sparire tutti i beni (quelli mobili per intenderci) e l'azione successiva di divisione e recupero aveva ben poche speranze di riuscita.
Ma a parte questa novità l'abbreviazione dei termini non è una soluzione.
"Sono separato il divorzio….tra sei mesi od al massimo un anno lo ottengo!!"
Purtroppo non è così perché una cosa è potere depositare la propria istanza di divorzio, altra cosa è il tempo tecnico necessario per ottenere la sentenza di divorzio a meno che, e qui sicuramente il risultato si vede ad occhio nudo, i coniugi, maturati i tempi, non utilizzino lo strumento della negoziazione assistita.
Ed in tale caso il tutto dura tempi veramente irrilevanti (ci si divorzia in meno di un mese).
Ma se accordo sul divorzio non vi è, come purtroppo nel 90% dei casi, …cosa accade?
Accade che per esempio:
il coniuge propone giudizio di separazione; 
la prima udienza di comparizione viene fissata anche a sei mesi dalla domanda; si compare davanti al Presidente; 
inizia a decorrere il termine annuale ma decorso lo stesso la fase processuale ancora non consente nemmeno di ottenere la c.d. sentenza parziale di divorzio (E si potrebbe attendere anche due anni dall'inizio del giudizio per ottenerla. E parlo di sentenza parziale che decide solo sullo status ma non sulle altre questioni. E qui in media il giudizio dura almeno quattro anni);
si ottiene la sentenza di separazione e si deve iniziare un giudizio di divorzio con ancora in corso quello di separazione che magari non è entrato nemmeno nella fase istruttoria;
si duplicano i giudizi, si accavallano richieste nell'uno e nell'altro, si intoppa ancora di più il processo e, soprattutto, si duplicano le spese.
E, comunque, iniziato il giudizio di divorzio (che è quasi gemello come iter a quello di separazione) non si ottiene subito la sentenza parziale di divorzio. Anche qui trascorre almeno un anno o due dal deposito del ricorso.
Siamo ancora contenti ed in grado di parlare di divorzio breve….? 
I sorrisi mi sembrano alquanto tirati a questo punto!
In conclusione chi agogna a divorziare non attende certo un anno ma molti di più e questo per il sistema giudiziario corrente.
E ad allora forse è bene pensare seriamente a come deflazionare i processi con i mezzi alternativi a disposizione….virando decisamente per la consensualizzazione di separazione e divorzio ed, un domani forse non lontano, per i patti prematrimoniali!


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