Lo scorso giugno, in virtù del regolamento-tipo, presentato dall'Anci (Associazione nazionale comuni italiani), e dalla Fiadaa ( Federazione italiana diritti animali e ambiente) i comuni italiani hanno a disposizione uno strumento per tutelare i diritti degli animali da compagnia. Il regolamento elenca doveri e responsabilità dei proprietari di cani e gatti, ad esempio, la custodia, il controllo della riproduzione, le precauzioni contro danni a terzi o aggressioni, e alcuni significativi divieti: «Come quello di legare gli animali alla catena, di venderli a minorenni, di detenerli se si sono riportate condanne, o è stato accolto il patteggiamento, per maltrattamento o uccisione, di lasciarli cronicamente soli, di condurli al guinzaglio da qualsiasi mezzo di locomozione, di utilizzarli per l'accattonaggio, di offrirli in omaggio o in premio».
Inoltre per quanto riguarda le loro «scorribande»: Â«àˆ tutelato il libero accesso degli animali domestici sulle spiagge, nei luoghi pubblici, nei luoghi aperti al pubblico (compresi case di riposo, ospedali, cimiteri) e sui mezzi di trasporto pubblico».
Per coloro che non rispetteranno i nuovi diritti degli animali, nei comuni dove verrà adottato il regolamento e per le violazioni non punite già dalla legge, sono previste sanzioni amministrative da 150 a 500 euro e, nei casi previsti, la confisca degli animali.


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