Verso il divorzio breve: un anno per divorziare, 9 mesi se non ci sono figli minori

La commissione Giustizia della Camera ha ottenuto un via libera unanime al testo base che riguarda il divorzio breve; sembra addirittura, se non vi saranno intoppi, che il testo della riforma potrebbe approdare alla Camera entro fine maggio per poi transitare al Senato in tempi altrettanto brevi.
In sintesi queste le innovazioni.
Se attualmente il termine per ottenere il divorzio è di tre anni, il nuovo testo base prevede che il divorzio breve intercorra a «dodici mesi dal deposito della domanda di separazione» e non, come accade ora, dalla comparizione dei coniugi di fronte al presidente del tribunale nella procedura di separazione. 
Inoltre, nelle separazioni consensuali dei coniugi, in assenza di figli minori, il termine «è di nove mesi».
Il testo prevede poi, all'articolo 2, che in caso di separazione personale, «la comunione tra i coniugi si scioglie nel momento in cui, in sede di udienza presidenziale, il presidente autorizza i coniugi a vivere separati».
E' bene però precisare che se è vero che per molti, moltissimi, il divorzio breve comporta una serie notevole di vantaggi, è altrettanto vero che per molti altri, forme legali di questo tipo, minerebbero ancor di più l'istituto del matrimonio, rendendo ancora più difficile, se non improbabile, la sfida del "per sempre".


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